Il concetto di indipendenza: dalla matematica, alla geografia, all'uomo

 di Domenico Mazzei, classe ID




Nel mio ultimo articolo ho parlato di confini e ho potuto notare quanto ciò sia strettamente legato al concetto di "indipendenza".
Quando si parla di indipendenza, in generale, si possono toccare diversi ambiti, ad esempio: l’indipendenza territoriale, l’indipendenza politica, l’indipendenza economica. Anche in psicologia e in matematica (probabilità) si ricorre al concetto di indipendenza. Vista la varietà delle applicazioni mi sono chiesto, quindi, cosa sia l’indipendenza. Secondo l’enciclopedia, "indipendenza" indica la capacità di sussistere e di operare in base a principi di assoluta autonomia.

Indipendenza deriva dal latino in- (non) dipendere (dipendere), che rimanda alla condizione dell'essere soggetto a qualcuno; indipendente significa quindi non essere asservito a qualcuno. L'indipendenza territoriale è quella su cui mi soffermerò maggiormente. Una nazione emergente può nascere indipendente, o spesso lo diventa per affrancamento da potenze coloniali o imperiali; l'indipendenza territoriale corrisponde, più generalmente, all’autonomia di un territorio rispetto ad un altro. Ricercando fonti sull’indipendenza territoriale non sono riuscito ad individuarne alcuna, poiché per lo più riguardanti situazioni specifiche, storicamente e geograficamente contestualizzate.

Ciò mi fa pensare che il concetto di indipendenza non può essere generalizzato per tutti. Come dicevo prima, ho trovato "indipendenza" anche in matematica (nella probabilità). Dire che due eventi sono indipendenti significa dire che il fatto che uno di essi si è verificato non influisce sulla probabilità di avvenire del secondo. Questa idea, secondo me, è valida anche oltre il campo della matematica perché l’avvenimento di qualcosa non necessariamente influenza l’avvenimento di altro: vuol dire che due eventi non connessi o correlati in alcun modo non hanno possibilità di influenzarsi a vicenda. 

In campo geografico, il processo di indipendenza è diverso per tutti e può cambiare da situazione a situazione, quindi sceglierne uno rappresentativo per tutti è difficile. Per questo mi focalizzerò sulle guerre d’indipendenza italiane. I conflitti armati furono solo una parte del più complesso processo d’indipendenza italiana. Le tre guerre avvennero in tre diversi momenti: 1848-49, 1859-60, 1866. Esse ebbero come esito l’estensione del Regno di Sardegna e la proclamazione del Regno d’Italia. Tali eventi furono il culmine del Risorgimento.

L'unificazione territoriale italiana è da intendere come un’espansione dello Stato Sabaudo, sostenuto politicamente dall’Inghilterra, dalla Francia napoleonica prima e dalla Prussia dopo, nuocendo agli stati preesistenti nella penisola. 
Altro punto su cui riflettere è la differenza tra il concetto di indipendenza e il concetto di autonomia che hanno due significati diversi soprattutto se riferiti all’ambito personale. Infatti, indipendenza vuole dire non essere vincolati dalla volontà di altri; mentre autonomia significa destreggiarsi nel rispetto delle regole senza ingerenze di altri. Mi sono chiesto quale dei due termini presuppone necessariamente l'altro e secondo me i due termini non si implicano reciprocamente. 

Scrivendo questo articolo ho elaborato l’idea conclusiva che il concetto di indipendenza, probabilmente, ha sempre fatto parte della mente umana, a meno che esso non venga condizionato da altro. In molti casi la mia esperienza mi ha portato ad osservare che talvolta le persone con problemi di vario tipo dipendono da qualcuno o qualcosa. Secondo me l’indipendenza è il concetto che si pone alla base della libertà individuale e del benessere.

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