Russia e Ucraina, il punto della situazione

 di Anita Larissa Rizzo, classe IID




Ritornando alla situazione descritta in questo articolo https://palatuccinews.blogspot.com/2022/02/rischiamo-davvero-la-terza-guerra.html, la guerra sta diventando sempre più critica e feroce.
Tutti, all'inizio del conflitto, speravamo si potesse risolvere in pochi giorni. Ora, invece, lo scenario è peggiorato a dismisura, con ripercussioni anche in altri aspetti che ci coinvolgono direttamente.


L'inflazione
L'inflazione, cioè l'aumento dei prezzi, sta avanzando a vista d'occhio con i rincari di benzina, grano, gas naturale ed energia.
Queste fatidiche bollette sono ormai diventate al centro dell'attenzione di tutti, ma perché?
La risposta è semplice: perché il gas che noi consumiamo deriva per il 30% dalla Russia (Gazprom) e quindi è essa che decide prezzi e quantità.
Non a caso, l'unica azienda multinazionale russa non colpita ancora dalle sanzioni è proprio Gazprom. Colpendola economicamente, infatti, ci daremmo una martellata sul piede da soli. Purtroppo la maggior parte dei Paesi europei (come l'Italia) non sono autosufficienti in questo comparto e comprano il gas e tanto altro dalla Russia.


La guerra
Ritornando alla situazione in Ucraina, la Russia avanza sempre di più nel Sud e nell'Est, ma ha abbandonato i fronti intorno a Kiev.
Ed ora la domanda sorge spontanea: cosa vuole Putin?
Putin vuole conquistare il Donbass e la Crimea perché intende, a suo dire, "salvare" la gente di lì (d'altronde, i militari russi pensano addirittura di dover andare in guerra per fare i salvatori).
Dall'altra parte c'è Zelensky che chiede aiuto per il suo popolo, che si trova in una situazione estrema e scappa lasciando tutto.
Io penso che, a prescindere da tutto, la guerra porta solo morte e non ci sono vincitori: la guerra deve finire al più presto.

Citazione di una giornalista
Inoltre, mi ha colpito una risposta in particolare data da una giornalista del Mattino Cinque alla domanda “Secondo lei, è sbagliata la scelta delle multinazionali come ristoranti o grandi marchi di andarsene (dalla Russia)?”
Lei, rispondendo, ha detto “Mah, sicuramente per il momento potrebbe essere una soluzione punitiva, ma nei confronti soprattutto della popolazione che ora, molto probabilmente, sta marciando in piazza volendo la pace ed è contraria alle scelte di Putin.”
Con questo voglio ribadire che le sanzioni che stiamo dando sono giuste ma dobbiamo stare attenti perché potremmo colpire i punti deboli dei Russi che, al contrario, manifestano in piazza per la Pace e non accolgono affatto le scelte del loro Presidente “federale” Vladimir Putin.

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