di Lidia Mazzei, classe IID
Recentemente mi ha incuriosito la proposta della possibile reintroduzione dell’insegnamento del latino alle scuole medie. Ne abbiamo parlato anche a scuola: l’argomento è interessante perché potrebbe rivoluzionare la didattica, sia delle scuole medie sia successiva, considerando che il latino è disciplina di studio di alcuni indirizzi del liceo. Ma quali potrebbero essere i vantaggi e le difficoltà di questa scelta?
Per approfondire l’argomento, ho intervistato mio fratello Domenico, studente del primo anno di liceo, che quindi ha iniziato a studiare il latino da pochi mesi.
Cosa pensavi del latino quando eri alle medie?
All’epoca sapevo che il latino era la base delle lingue romanze, quindi immaginavo che potesse aiutare a comprendere meglio la grammatica e l’evoluzione delle parole nelle lingue moderne.
L’idea di studiarlo ti piaceva?
A dire il vero, non mi importava molto. Non avevo particolari aspettative, né in positivo né in negativo.
Ora che lo studi, cosa ne pensi?
Non mi aspettavo che mi piacesse così tanto. A volte mi appassiona molto, perché mi mette alla prova su determinati aspetti e trovo interessante il modo in cui struttura il ragionamento linguistico.
Perché stiamo parlando di questo argomento? Cosa cambierà nel 2026-2027?
A quanto pare, verrà introdotto lo studio del latino alle scuole medie. Io ormai sono già al liceo, ma mi sembra una scelta interessante.
Secondo te, quali potrebbero essere i benefici dello studio del latino fin dalle medie?
Da quando lo studio, riesco a comprendere meglio alcuni meccanismi della lingua italiana che prima mi sembravano poco chiari, anche nella pronuncia di certe parole. Il latino aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza grammaticale e, se lo si affronta già alle medie, si potrebbe arrivare alle superiori con una base più solida.
Tu avevi ricevuto qualche introduzione al latino prima del liceo?
Non in modo strutturato. Ricordo qualche spiegazione sulla provenienza latina di alcune parole, ma nulla di approfondito.
Qual è stata la difficoltà maggiore nell’approccio al latino al liceo? Pensi che affrontarlo prima sarebbe stato utile?
Memorizzare le declinazioni e le coniugazioni è stato impegnativo. Sapere già alcune basi alle medie avrebbe aiutato ad affrontare lo studio con meno difficoltà, perché certe strutture grammaticali sarebbero già familiari.
Pensi che l’introduzione del latino alle medie potrebbe portare a una revisione dell’insegnamento della grammatica italiana?
Difficile dirlo. Se il latino non fosse facoltativo ma obbligatorio, probabilmente si potrebbe integrare meglio con lo studio della grammatica italiana, rendendo il tutto più organico.
Credi che il latino possa essere utile anche a chi non sceglierà un liceo?
Sì, perché la scuola non serve solo a formare studenti, ma anche cittadini capaci di esprimersi e comprendere la realtà. Il latino aiuta a sviluppare capacità logiche e linguistiche che possono essere utili in qualsiasi percorso.
Cosa trovi più difficile nello studio del latino?
Sicuramente la memorizzazione delle declinazioni e delle coniugazioni. A volte le forme si confondono, ed è necessario uno studio costante.
E cosa ti dà più soddisfazione?
Quando riesco a tradurre una frase e capisco il significato, mi sento molto soddisfatto. È come risolvere un enigma.
In conclusione, pensi che lo studio del latino sia sopravvalutato o che possa davvero fare la differenza?
Credo che possa fare la differenza, soprattutto nel modo in cui si affronta la lingua italiana e il ragionamento logico. Non è una materia semplice, ma con il giusto approccio può dare molto.
Cosa pensavi del latino quando eri alle medie?
All’epoca sapevo che il latino era la base delle lingue romanze, quindi immaginavo che potesse aiutare a comprendere meglio la grammatica e l’evoluzione delle parole nelle lingue moderne.
L’idea di studiarlo ti piaceva?
A dire il vero, non mi importava molto. Non avevo particolari aspettative, né in positivo né in negativo.
Ora che lo studi, cosa ne pensi?
Non mi aspettavo che mi piacesse così tanto. A volte mi appassiona molto, perché mi mette alla prova su determinati aspetti e trovo interessante il modo in cui struttura il ragionamento linguistico.
Perché stiamo parlando di questo argomento? Cosa cambierà nel 2026-2027?
A quanto pare, verrà introdotto lo studio del latino alle scuole medie. Io ormai sono già al liceo, ma mi sembra una scelta interessante.
Secondo te, quali potrebbero essere i benefici dello studio del latino fin dalle medie?
Da quando lo studio, riesco a comprendere meglio alcuni meccanismi della lingua italiana che prima mi sembravano poco chiari, anche nella pronuncia di certe parole. Il latino aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza grammaticale e, se lo si affronta già alle medie, si potrebbe arrivare alle superiori con una base più solida.
Tu avevi ricevuto qualche introduzione al latino prima del liceo?
Non in modo strutturato. Ricordo qualche spiegazione sulla provenienza latina di alcune parole, ma nulla di approfondito.
Qual è stata la difficoltà maggiore nell’approccio al latino al liceo? Pensi che affrontarlo prima sarebbe stato utile?
Memorizzare le declinazioni e le coniugazioni è stato impegnativo. Sapere già alcune basi alle medie avrebbe aiutato ad affrontare lo studio con meno difficoltà, perché certe strutture grammaticali sarebbero già familiari.
Pensi che l’introduzione del latino alle medie potrebbe portare a una revisione dell’insegnamento della grammatica italiana?
Difficile dirlo. Se il latino non fosse facoltativo ma obbligatorio, probabilmente si potrebbe integrare meglio con lo studio della grammatica italiana, rendendo il tutto più organico.
Credi che il latino possa essere utile anche a chi non sceglierà un liceo?
Sì, perché la scuola non serve solo a formare studenti, ma anche cittadini capaci di esprimersi e comprendere la realtà. Il latino aiuta a sviluppare capacità logiche e linguistiche che possono essere utili in qualsiasi percorso.
Cosa trovi più difficile nello studio del latino?
Sicuramente la memorizzazione delle declinazioni e delle coniugazioni. A volte le forme si confondono, ed è necessario uno studio costante.
E cosa ti dà più soddisfazione?
Quando riesco a tradurre una frase e capisco il significato, mi sento molto soddisfatto. È come risolvere un enigma.
In conclusione, pensi che lo studio del latino sia sopravvalutato o che possa davvero fare la differenza?
Credo che possa fare la differenza, soprattutto nel modo in cui si affronta la lingua italiana e il ragionamento logico. Non è una materia semplice, ma con il giusto approccio può dare molto.
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