I Mostaccioli: il dolce natalizio che porta felicità

di Salvatore Merola, classe IIA




Quando arriva Natale si pensa a molte cose: i regali, la compagnia e i dolci.
In Italia, i dolci natalizi principali sono due: il panettone e il pandoro. Entrambi sono originari della pianura padana, nel Nord Italia, ma ormai si sono diffusi a livello globale.
C’è però un dolce locale originario del Salento, in Puglia meridionale: i mostaccioli. Questo dolce è diffuso in tutta l’Italia meridionale e presenta numerose varianti, ma la forma resta sempre la stessa: un rombo, che può essere croccante o morbido, ricoperto di cioccolato.

La storia dei mostaccioli
I mostaccioli risalgono all’epoca romana, quando venivano offerti durante le celebrazioni religiose, solitamente donati ai sacerdoti o alle divinità. Con l’arrivo dei Normanni, si introdussero piccoli cambiamenti negli ingredienti.
In epoca moderna, i mostaccioli divennero dolci casalinghi. Fino a circa 60 anni fa, era comune trovare famiglie che li preparavano in casa. Oggi, questa tradizione è rara e, se si ha un mostacciolo in casa, molto probabilmente è stato acquistato.

Le versioni dei mostaccioli in Italia
I mostaccioli fanno parte della tradizione culinaria di ben nove regioni italiane: Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise. Quest’ultima non ha una versione propria ma adotta quelle delle regioni confinanti.
Le regioni dove il dolce è maggiormente prodotto sono Campania, Puglia e Calabria, in particolare nelle province di Napoli, Lecce e Vibo Valentia.

Ecco una panoramica delle versioni regionali:
Lazio: i mostaccioli sono senza copertura, semplici e spogli.
Abruzzo: i mostaccioli abruzzesi sono più piccoli ma più spessi; la superficie è ruvida e spesso presenta delle fossette. Sono croccanti.
Molise: molto simili a quelli pugliesi, sono leggermente più chiari e possono essere anche morbidi.
Puglia: simili a quelli campani, ma con la differenza che la superficie può essere ruvida.
Campania: lisci, con un diametro maggiore rispetto a quelli abruzzesi. Possono essere ricoperti con cioccolato fondente o bianco.
Basilicata: conosciuti anche come "lucani", possono essere ricoperti di cioccolato e spesso hanno un ripieno nella parte interna.
Calabria: i mostaccioli calabresi sono molto diversi dagli altri. Non hanno una forma regolare, ma possono essere ricoperti o meno di cioccolato. Sono accomunati dalla loro croccantezza.
Sicilia: seguono il modello a forma di rombo, ma la superficie viene decorata con zuccherini, pezzi di nocciola o pistacchio tritato.
Sardegna: piccoli, croccanti e semplici, sono privi di copertura come quelli del Lazio, ma si aggiunge spesso zucchero a velo.

Perché sono il mio dolce natalizio preferito
Tutto è iniziato il 17 novembre 2021. Essendo il mio complimese, mia madre decise di portarmi un piccolo mostacciolo dalla pasticceria, personalizzato con la scritta “9 anni e ¼”.
Non era ancora il mio dolce preferito, ma mi piacque molto. Durante il Natale del 2021 non li mangiai più, e nemmeno nel 2022, quando andai in Alto Adige con mio padre e scoprii il “Lupacchioli”, un panettone prodotto in Molise.
Tutto è cambiato l’anno scorso. L’8 dicembre 2023, giorno dell’Immacolata Concezione, ebbi l’occasione di mangiare nuovamente i mostaccioli e li apprezzai moltissimo.
Quest’anno, devo dire, ne sto mangiando molti di più. Ho iniziato il 26 ottobre, mentre guardavo un film. Nel dicembre 2024 ho capito che il miglior rimedio per la tristezza sono proprio i mostaccioli: ritengo che siano un dolce che porta serenità e felicità.
Buone feste!

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