Nazaré, il Sacro Graal dei surfisti

 

di Gian Maria De Stefano, classe ID

Nazaré è un comune portoghese facente parte della subregione di ovest, in Estremadura. La città è una nota località balneare sulla costa d’Argento ed è suddivisa in tre nuclei fondamentali e cioè: Praia, Sitio e Pederneira. Tra i primi due nuclei è stata realizzata la funicolare di Nazaré. Questa cittadella situata nella regione Centro, in origine, era un antico villaggio di pescatori. La leggenda narra che nel IV secolo sia stata donata, a questo villaggio, una statua di Maria, madre di Gesù di Nazaret, da cui appunto si ispira il nome.


Nazaré è conosciuta perlopiù nell’ambito del surf poiché, a causa di un lungo e profondo canyon sottomarino sfociante in prossimità dell’abitato, vi si formano le onde più alte di tutto il mondo. Non a caso, la località detiene il record dell’onda più alta mai cavalcata nella storia dell’uomo. Il serfista Sebastian Steudtner, trentunenne Tedesco, ha cavalcato l’11 Febbraio 2017 un’onda alta 25 metri battendo il serfista Carlos Burle, quarantaseienne brasiliano, che lunedì 28 Ottobre 2013, a Praia do Norte, vicino alla cittadina portoghese, aveva cavalcato un’onda di 24 metri, battendo a sua volta l’hawaiano Garrett McNamara, che nel novembre 2011 aveva cavalcato un’onda di circa 22 metri.

Ho sentito parlare di questo posto su un programma intitolato “La grande onda”. Ho subito notato la sua bellezza primitiva e sentito che i campioni di surf battono ogni anno record e il luogo mantiene sempre il titolo di onda più alta. Le onde sono così alte perché, come ho detto prima, sotto il fondale giace un canyon che con il suo effetto ad imbuto, e aiutato dalla complicità dei venti invernali, genera onde che superano i trenta metri di altezza. I mesi più affollati e preferiti dai serfisti sono da ottobre a marzo, perché le correnti sono più forti di quelle estive e con il fenomeno già esposto rende questo posto magico. 

Purtroppo Nazaré, pur essendo una meta fondamentale dei surfisti, rimane sempre un posto pericoloso in cui possono capitare degli inconvenienti. Un esempio è il brasiliano Marcio Freire che, all’età di 47 anni, è morto proprio a Nazaré nella sessione del 5 gennaio. Queste onde così alte non sono certo da prendere alla leggera, il tuo solo amico quando sei in acqua è la tavola da surf. Se dovessi cadere malauguratamente in acqua ci sono alte probabilità che tu da lì non esca mai più. Cadendo dalla tavola verrai sballottolato da una parte all’altra, respinto sul fondale, non capirai dove sia il fondo e la superfice e continuerai a nuotare nella speranza di raggiungerla.

Questo posto presenta una magia primitiva che segue e osserva le menti di persone che vogliono farsi ricordare anche a costi molto alti. Questo è Nazaré, il sacro Graal dei surfisti!


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