L'epopea di Sinner e la mia passione per il tennis

 di Gian Maria De Stefano, classe ID

Jannik Sinner, il giocatore di tennis più forte d’Italia e tra i primi giocatori più forti del mondo! Dal nulla è comparso e si è fatto spazio tra la folla mostrando il suo più grande talento, ma restando umile. La sua storia è abbastanza particolare rispetto a quella degli altri campioni: la sua non era una famiglia benestante e nei piani di Jannik non c’era, di sicuro, il desiderio di fare il tennista. Ha iniziato molto tardi ad impugnare la racchetta, ma, anche se con qualche difficolta e non avendo la giusta tecnica, i suoi maestri hanno visto in lui la scintilla che lo avrebbe fatto diventare grande. 

Jannik è cresciuto in una famiglia di madrelingua tedesca che lavorava presso un rifugio in Val Fiscalina. I suoi genitori si chiamano Siglinde e Hanspeter e avevano, prima che Jannik nascesse, adottato Mark, un ragazzo nato in Russia. A tre anni e mezzo, Sinner inizia a cimentarsi con il suo sport più gradito, cioè lo sci, con il maestro Andreas Schonegger. Con questo sport, a soli sette anni porta a casa ottimi risultati a livello nazionale! Cambiando sport, Sinner si comincia ad allenare con maggiore intensità, partendo dal 2008 nel circolo ATC Bruneck. Il primo maestro che individuò il suo talento fu Heribert Mayr, che immediatamente lo segnalò ad un altro coach Andrea Spizzica. A 13 anni opta definitivamente per il tennis e incomincia ad allenarsi sul serio e ad avere finalmente idee chiare. Venne, poi, spedito definitivamente al Piatti Tennis Center, una delle accademie migliori d’Italia e allenato dal maestro Riccardo Piatti. Sinner decide di lasciare Riccardo Piatti e affidarsi, per far brillare il suo talento, a due allenatori e cioè Simone Vagnozzi e Darren Cahill e come preparatore fisico Umberto Ferrara. In più gli sponsor cercano di accaparrarselo per far pubblicità dei loro prodotti, per esempio Gucci. In più è testimonial di più marche e cioè: Rolex, Alfa Romeo, Fastweb, Parmigiano Reggiano, Techogym e Nike. Con Nike, Sinner ha firmato un contratto che prevedeva di indossare per dieci anni quella marca per quindici milioni di dollari l’anno. L’italiano guadagna ogni turno di torneo che supera. Per esempio con l’ultimo torneo che ha fatto e vinto, cioè all’Australia Open, ha incassato cinquantaquattro milioni di dollari, senza contare che chi vinceva il torneo incassava, in più, due milioni di dollari.

Questo nostro campione italiano, nella sua carriera, ha raggiunto obiettivi ambitissimi, ad alcuni dei quali nessun tennista italiano era mai arrivato. Quest’anno ha conquistato la seconda posizione nel raking ATP, la posizione più alta rispetto al tennis italiano. Con 13 titoli del circuito maggiore, Sinner porta a casa uno Slam, due Master 1000, quattro ATP 500, sei ATP 250 e nel 2023 una vittoria che sorprese tutta la penisola e cioè la coppa Devis: un torneo a squadre che l’Italia non vinceva da ben 47 anni! 

La prima competizione in assoluto a cui ha partecipato da professionista è stata il 12 settembre del 2015, dove vinse e si qualificò a diversi tornei come Futures Croatia F16, Futures Egypt F3 e Italy F23. Poi nel 2019 ha vinto il Next Gen ed è entrato nella top 80. Poi primo titolo ATP e quarti di finale Roland Garros. Nel 2021 quattro titoli ATP, finale a Miami, top 10 e finals ATP. Nel 2022 primo titolo su terra e top 1 in Italia. Lo scorso anno, quindi, coppa Davis, finale alle ATP finals, primo masters 1000, semifinale a Wimbledon ed è entrato nella top 4. Infine, nel 2024, primo titolo Slam, Rotterdam, Miami e primo posto ATP, rubando lo scettro al serbo Novak Djokovic che ha chiuso ben otto volte la stagione da primo al mondo.



Sinner, rispetto agli altri tennisti, rimane una persona umile e gentile, aiutando i ragazzi con frasi incitanti e parole molto sagge come per esempio: "essere capaci di sorridere dopo una sconfitta è la migliore vittoria”. “Il talento per me non esiste, bisogna guadagnarselo. Puoi avere capacità leggermente migliori, ma solamente se lavori andrai più in alto. Chi lavora è quello che ha talento”. Mi colpisce molto la sua umiltà quando nelle interviste afferma: “Io tratto tutte le persone allo stesso modo: se ho davanti a me il numero uno della classifica o chi pulisce gli spogliatoi, io mi comporto sempre ugualmente, con educazione”. Sinner è speciale sia nel suo gioco sia nel suo carattere; rispetto agli altri tennisti lui è oro, mostra rispetto in campo ma anche fuori nei confronti delle altre persone e dei suoi fan. Non mostra modi di fare violenti in campo come chi rompe le racchette, chi urla contro il giudice arbitro oppure chi prende a calci la propria panchina. Non mostra segni di indifferenza con lo staff che lo supporta o lo segue.



Anche io gioco a tennis a livello agonistico e penso, un po’ come tutti, che sia stressante l’allenamento ma più di tutto la partita. Lo dico, e su questo ci metto la firma, che il tennis sia uno degli sport più formativi nel carattere e nell’atteggiamento perché: è uno sport individuale e cioè sei solo tu e l’avversario, si deve mantenere la massima concentrazione e calma e, purtroppo, se ti scoraggi nessuno ti può aiutare. Ogni giocatore deve affrontare la situazione da solo e, piano piano, creare un carattere di ferro. Un’altra caratteristica che differenzia questo sport dagli altri è che in caso di sconfitta non perde la squadra, ma perdi tu. Il tennis è uno degli unici sport in cui al giocatore non è permesso ricevere consigli durante la partita, infatti, la competizione è giocata senza un allenatore in campo. Il giocatore è totalmente solo. E’ una vera battaglia prima contro se stessi e poi contro l’avversario.

Le partite non hanno limiti di tempo. La partita termina quando uno dei giocatori vince due set su tre o tre su cinque, che possono durare un’ora o cinque. Nella maggior parte degli sport si può giocare un po’ con l’orologio, prendendo tempo quando si va avanti. Nel tennis il gioco non è finito finché un giocatore non vince l’ultimo punto, costringendo quindi a mantenere la propria intensità e concentrazione fino alla fine.

Inoltre, il tennis si gioca tutto l’anno, non stagionalmente. Nella maggior parte degli sport i giocatori giocano solo in determinate stagioni e hanno il tempo di riprendersi ed allenarsi. Il tennis si gioca praticamente tutto l’anno e se vuoi avere successo devi dedicargli tutto il tempo, senza perdere momenti utili. Queste sono solo alcune delle avversità che rendono il tennis uno sport unico e stimolante ma allo stesso tempo uno degli sport più formativi che esistano.


Questo è Sinner, il giocatore più forte d’Italia e, senza ulteriori indugi, tra i più forti giocatori al mondo. Un ragazzo che ha avuto molte difficoltà, soprattutto economiche, ma che è riuscito a superare e ad affrontare e prendere decisioni catartiche per la sua vita e per far sbocciare il suo talento. Il tennis è uno sport magnifico, mi piacerebbe che sempre più ragazzi si avvicinassero a questo sport, di sicuro meno conosciuto rispetto ad altri, e che sperimentassero sulla loro pelle quanto sia istruttivo e rafforzante per la loro personalità. Grazie a questo sport e ai miei maestri ho imparato che nella vita: “Non si perde mai, una volta si vince una volta si impara”.  



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