Il mio pensiero rispetto a "Mattina" di Ungaretti


di Lorenzo Cianciulli, classe IIID




La poesia “Mattina” di Giuseppe Ungaretti fa parte della raccolta l’Allegria ed
è la più breve e intensa poesia che io abbia mai letto, infatti, con due semplici parole  riesce a spalancarti le porte dell’infinito. L’ho scelta tra le tante poesie che erano state proposte perché mi ha dato un senso di libertà e leggerezza, mi ha fatto pensare a ciò che Ungaretti dovesse patire ogni giorno, la distruzione e quel valore di fratellanza tra gli uomini che veniva distrutto dalla guerra e poi quella folgorazione improvvisa che gli ha colpito l’animo e lo ha reso meno triste. La luce che pervade il poeta ricorda l’arrivo di Dante nel Paradiso, quel momento di pienezza divina,  che si rivela ad entrambi, dopo aver visto le cose più brutte che esistano, ovvero la guerra e l’inferno. Ogni cosa che ci circonda può essere per noi un’illuminazione immensa, dalla cosa più banale e semplice. Come non dimenticarci del “M’illumino d’immenso” di Ciaula al cospetto della Luna, che scoprì per la prima volta la vera bellezza. Io sono rimasto incantato, invece, dalla bellezza della città di New York con i suoi grattacieli, dai tanti quadri che ho avuto modo di vedere, ma anche dalle cose della vita di tutti i giorni come l’arcobaleno. Riflettendoci a lungo mi sono ricordato che come Ungaretti era in guerra poco più di un secolo fa, anche oggi sono in corso delle guerre disastrose che tutti conosciamo. A questo punto mi chiedo se anche coloro che oggi si trovano sotto le bombe, come Ungaretti riescano ad avere un’illuminazione dalla luce che li faccia sentire solo per un istante gioiosi o magari queste persone non si apriranno mai a guardare l’immensità, l’infinito e resteranno limitati da ciò che li circonda. Credo che sia molto difficile sentirsi molto felici in una situazione come quella della guerra, ma non impossibile. E’ probabile che in questo momento in Palestina o in Ucraina ci siano delle persone che come Ungaretti sono state avvolte da un momento di pura felicità e se ci crediamo ciecamente sarà sicuramente così.

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