Wonder, la nostra recensione

di Gian Maria De Stefano, Antonio Renna e Salvatore Vestuto


Wonder è un romanzo biografico, pubblicato nel 2012.
L’autrice è Raquel Jaramillo Palacio (R.J Palacio), una scrittrice, illustratrice e grafica statunitense. Ha scritto il romanzo Wonder da cui è stato tratto un film. L’idea nasce da un’esperienza dell’autrice: un giorno, al parco insieme ai figli, incontra una bambina affetta dalla sindrome di Treacher Collins e la sua prima reazione è stata quella di alzarsi di scatto dalla panchina e andarsene. Il titolo “Wonder” in italiano significa meraviglia. La scrittrice voleva trasmettere un messaggio importantissimo: la paura che suscita il diverso o chi non ci somiglia. Dunque, il bullismo, il coraggio di iniziare un nuovo percorso e la voglia di affrontare il mondo essendo sé stessi.

Il protagonista è August Pullman, detto Auggie, di undici anni, nato con una deformazione facciale. Dopo anni trascorsi soprattutto con sua madre, entra nel mondo della scuola. Sfortunato ma inarrestabile, circondato da una famiglia meravigliosa e veri amici che lo aiuteranno nelle difficoltà, il romanzo segue le vicende che collegano Auggie alle persone che incontra.
Gli aspetti che maggiormente ci hanno colpito sono le reazioni delle persone che circondano Auggie alla sua vista, il comportamento del ragazzo nei confronti di coloro che non lo accettano, la sua ostinazione e la sua caparbietà nel cercare di diventare amico di tutti.
Invece, non c’è piaciuta la sensazione di dispiacere che è rimasta dopo aver finito di leggere il libro.

VOTO: 8/10
La nostra valutazione è data dal messaggio che trasmette il libro. Ovviamente non è un libro che puoi leggere più di una volta, ma per come è scritto è uno dei migliori per i ragazzi della nostra età, grazie al messaggio che trasmette a tutti noi piccoli lettori.
 


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