Russia, Ucraina, America e Mondo. Le mie riflessioni

di Angelo Pizza, classe IIID


 lo scontro infinito tra mentalità opposte ma simili, e la nostra inutile opinione.


Il sangue e le grida del popolo ucraino dimostrano quanto la specie umana stia diventando man mano un robot, incapace di guardare con pietà negli occhi altrui. Secondo Rousseau l’uomo è stato capace di non litigare fin quando è stato un primitivo, non avendo beni da rivendicare, oggi invece necessario è un “contratto sociale”, ognuno deve anteporre gli interessi della comunità ai propri.

Ma questa è solo un’utopia.

Benessere comune, pace, solidarietà, libertà, solo parole vuote, strumentali a volte alla guerra. E’ vero, Putin è un tiranno, un criminale, pensa solo ai suoi interessi, e Biden? O si crede davvero che agisca solo in nome della libertà? Il 99% della popolazione dei Paesi occidentali la vede così, anche perché così ci raccontano la storia. Il cattivo deve essere uno solo, il mondo non deve vederne mai due. Questa è l’ingiusta e anti-democratica mentalità dei potenti occidentali, siamo quasi tutti schiavi del loro fiabesco racconto. Iraq, Afghanistan dovevano essere liberati in nome della giustizia o in nome del petrolio? Molti afghani per altro sono dalla parte dei talebani, così come in Ucraina vi sono delle minoranze che si sentono di cultura russa. La maggioranza dei dialetti in Ucraina sono russofoni, ci sono intere regioni del Donbass dove la lingua dominante è il russo, si guarda il calcio russo, la vita quotidiana è russa. Nel 1918 il Donbass, regione piena di ferro, carbone, petrolio, metalli rari e uranio, elementi che farebbero enorme ricchezza, faceva parte dell’ Urss e la parte occidentale dell’Ucraina no.



Gli Stati Uniti hanno avuto sempre due scopi nell’intervenire nelle guerre europee: il primo è una colonizzazione indiretta attraverso la cosiddetta politica di Monroe (l’Ucraina, gli ex Stati della Jugoslavia erano diventati il Sud America dell’Ottocento); il secondo è l’infinita voglia di controllo sulla Russia. 



Le speranze della popolazione vengono soffocate da un insolito totalitarismo. Quando è nata la NATO l’Europa è caduta in un’immensa trappola. Siamo a tutti gli effetti sotto la sua politica anti-democratica e siamo completamente dipendenti dalle sue decisioni. Quanto accettammo le basi nucleari sulle nostre terre abbiamo rischiato di essere distrutti in pochissimo tempo. Il presunto aiuto sarebbe potuto essere un ritorno al secondo dopoguerra. Lo scopo era non far scoppiare la guerra nucleare, eppure le basi le hanno messe, e le hanno messe da noi. Gli Usa e l’Unione Sovietica hanno entrambe i pretesti per volere la guerra, e a pagarne le conseguenze saremo noi. Un Paese che, con la sua falsità e con la sua finta bontà, è riuscito a sottomettere invisibilmente l’Unione Europea e ora ci sta provando con l’Ucraina.

Pochi sanno che gli USA hanno sostenuto dei politici nazisti in funzione antisovietica, Stepan Bandera, fervido nazista e guida degli insurrezionalisti ucraini contro l’URSS, è stato supportato dagli americani, che lo hanno anche aiutato a fuggire a Monaco; pochi sanno che molti come Bandera furono sostenuti per la fuga verso il Sud America.

Nel 1941 le truppe naziste, che marciavano verso Stalingrado, furono ben accolte dagli ucraini, che li aiutarono addirittura a rastrellare gli ebrei e a trasportarli nei lager.


Il conflitto vero e proprio in Ucraina non è nato nel febbraio del 2022, ma la rivolta iniziò già a serpeggiare nel 2013. Yanukovich, presidente filo-russo non volle  l’entrata nell’Unione Europea, e questa scelta portò grossi apporti economici all’Ucraina da parte della Russia: Putin abbassò il prezzo del gas e prestò 15 miliardi di dollari.

Ma anche gli Stati Uniti vollero comprarsela, fomentando rivolte da parte dei seguaci delle idee nazionaliste di Bandera (rivolte naziste) e inviando fondi per queste. Obama inviò a Kiev l’assistente del Segretario di Stato Kerry per gli affari europei e asiatici Victoria Nuland.

Quest’ultima disse: ”Noi americani abbiamo investito 5 miliardi di dollari per dare all’ucraina il futuro che merita.”.

Questa frase riassume la Storia degli Stati Uniti dall’Ottocento in poi, la Storia di chi ha voluto controllare e comandare dittatorialmente tutto il mondo, ma apparendo buono a noi ingenuo popolo, e fingendo di essere amico con quasi tutti per distruggere tutti. All’America fa comodo un’Europa debole. Quando nell’Ottocento l’Europa perse il dominio sul mondo commerciale e militare mondiale, gli Stati Uniti fecero la loro fortuna nel petrolio e nell’intromissione nei mercati e negli affari politici europei. Da lì in poi si è intromessa anche in tutte le guerre che avrebbero dovuto ulteriormente arricchire il Paese. In Vietnam, in Afghanistan, in Iugoslavia, in Iraq veri e propri e massacri volti solo a rafforzare la propria economia. Il mondo occidentale vede o vuole far vedere a suoi cittadini la libertà e l’antiterrorismo nei politici statunitensi. Noi ascoltiamo senza documentarci, crediamo come fosse fede coloro che stanno più in alto solo di grado, hanno ragione e basta perché sopra di noi. Di classe dirigenziale, ma non di intelligenza. Prima ho parlato della cultura afghana, ma ora cito un evento strano tra Afghanistan e Usa, e tra questi e Iraq: in entrambi i casi, prima delle rispettive invasioni, gli Stati Uniti avevano venduto o fornito loro armi. Successivamente sono diventati il nemico di turno perché il petrolio aveva ingolosito i capitalisti statunitensi.


Per invadere l’Iraq di Saddam Hussein c’era bisogno di qualche scusa. “Stanno facendo le armi chimiche e questa provetta è la prova” disse il segretario di Stato di Bush. Tutta l’Europa accettò questa scena imbarazzante. La provetta dove era stata prelevata? Poteva essere statunitense o poteva anche non contenere nulla che riguardasse armi chimiche. Dove sono le prove, dove sono gli esperimenti?

Invero, le armi non sono state mai trovate. E di questo scandalo non ne parla nessuno. Uno scandalo che non deve essere uno scandalo. Lo avesse fatto la Russia gli stessi Stati Uniti lo avrebbero strumentalizzato all’infinito. Ma la cosa più grave è che sono morti 1.000.000 di iracheni, quasi tutti civili. Saddam Hussein era un tiranno, un assassino senza scrupoli, ma dico solamente che lo scopo degli Stati Uniti non era né portare la libertà né trovare le armi nucleari, ma unicamente e avidamente il petrolio.




Si critica Putin perché chiama la guerra “ Operazione speciale”, ma perché non furono criticati i presidenti statunitensi che chiamarono i bombardamenti in Iugoslavia “ Operazione di ingerenza umanitaria” e l’invasione in Iraq “ Lotta al terrorismo” o “ Esportazione di democrazia”?


Ma ora torniamo all’Ucraina. 


Negli ultimi mesi del 2013 scoppiò a Kiev la rivolta di euromaidan a favore dell’entrata nell’Unione Europea e contro Yanukovich.

Pochissimo tempo dopo, nei primi due mesi del 2014, Kiev venne devastata da pesanti rivolte nazionaliste da parte dei filo-occidentali, che vennero per altro appoggiate da milizie neo-naziste. E su questo non si apre bocca.


Il presidente fu costretto a dimettersi e a scappare a Mosca, ma l’evento antecedente è una bomba, una telefonata tra Victoria Nuland e Geoffrey Pyatt, che venne intercettata forse dai servizi segreti russi e pubblicata su youtube.

I due già sapevano la fine di Yanukovich e stavano decidendo chi avrebbe preso il suo posto.

L’ambasciatore disse che sarebbe stato opportuno chiedere all’Unione europea, ma la Nuland con bel “fuck the you”, si fotta l’Europa.

La Merkel e il presidente del consiglio europeo protestarono per l’uso delle cattive parole, ma non perché gli USA stavano decidendo il futuro dell’Ucraina come fosse un loro possedimento.

Intanto ad est si rivoltarono i filo-russi, la Crimea si dichiarò indipendente, e con un referendum, si unì alla Russia. Tutto ciò fece sdegnare il nuovo presidente Poroshenko, che promise ai filorussi l’Apartheid e disse:”Noi avremo lavoro, loro no; i nostri figli andranno a scuola e i loro figli staranno nelle cantine”. La sua alleata ed ex presidente Timoshenko chiese di uccidere quei maledetti moscoviti e di colpirli con le atomiche.

Il nuovo governo filo-americano era formato da quattro politici neofascisti.



Gli Stati Uniti dopo aver ingaggiato le milizie neonaziste appoggiarono energicamente le opinioni dei due politici prima citati. Non posso crederci, stavano inneggiando al nazismo, al razzismo e alla pulizia etnica. E questo è lo Stato dell’uguaglianza? O lo Stato che sotto sotto ha appoggiato sempre di più la disuguaglianza sociale ed etnica. Ed in parte questo è nazismo.




Le Repubbliche del Donbass si comportarono come la Crimea, Mosca mandò le truppe e così fece Kiev. Alla fine del 2014 vennero stipulati i patti di Minsk che sancivano la cessazione del fuoco e una maggiore autonomia da parte dell’Ucraina al Donbass. Poroshenko però mandò di nuovo l’esercito e il battaglione neonazista d’Azov, entrambi ingaggiati dagli USA. I neonazisti sventolarono svastiche ed entrarono a far parte delle Guardia Nazionale Ucraina. 


Sono passati 9 anni ma coloro che portano o che hanno portato la svastica vengono ancora oggi applauditi dalle figure più importanti di tutto il mondo. Pochi giorni fa un comandante ucraino che ha combattuto nelle SS ha ricevuto un’ ovazione da parte del parlamento canadese.


Con questo testo voglio dire solamente che Putin non è l’unico tiranno della guerra, ma soprattutto voglio porre una domanda ai potenti occidentali mondiali: perché dopo la caduta del Blocco sovietico e del Patto di Varsavia non si è sciolta la NATO? Lo scopo dell’esistenza era l’altro polo, la Russia, in crisi come era, non poteva certamente far scattare una guerra negli anni 90’. Diciamocelo chiaramente con una frase che riassume il testo, gli USA vogliono comandare tutto il mondo! 


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