Il sassofono e la sua storia

di Benedetta De Simone e Camilla Lombardi, classe ID


La storia del sassofono inizia nel 1846, quando Adolphe Sax, costruttore di strumenti musicali belga, brevettò il primo modello di sassofono. Sax cercava di creare un insieme di strumenti ad ancia semplice che avessero suono simile agli ottoni. Il sax è composto da cinque elementi principali: 

Il bocchino, una parte importante che determina e caratterizza le sfumature timbriche del sax stesso;
Il collo che è l’intonazione e la qualità del suono;
Il fusto che è la parte centrale del sax;
Le chiavi che sono delle leve che servono a chiudere o coprire un foro al di fuori della portata delle dita per posizione e/o dimensione;
La campana controlla l’intonazione dello strumento e proietta le sonorità dell’ambiente circostante.

Il sassofono presto divenne famoso e popolare in Europa e negli Stati Uniti dove era presente la musica jazz. Alcuni musicisti come Charlie Parker hanno reso il sassofono un’arte. Oggi il sassofono è ancora molto apprezzato, dal classico al jazz fino alla musica rock e pop. Il sassofono è anche spesso usato nelle orchestre, raggiungendo una dimensione unica. Inoltre è uno strumento che ha un posto molto importante nella musica moderna. E’ anche uno strumento che vale la pena di conoscere. 
 
I vari tipi di sax 
Ci sono diversi tipi di sassofoni. Il soprano è il più piccolo e ha un suono più acuto della famiglia dei sassofoni. Al contrario il sax contralto è il più popolare. Il sax tenore ha un suono caldo e robusto. Il sassofono baritono è il più grande e ha il suono più profondo della famiglia. Ognuno ha la propria personalità e può essere adatto per un sacco di stili musicali.

Il sax è uno strumento che ci dà molte emozioni. Speriamo di averle trasmesse anche a voi scegliendo di approfondire questo tema. 

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