di Jasmin Palatucci, classe IID
Ero sul mio Ippogrifo con Marty: ci stavamo dirigendo verso il Paradiso terrestre per ritrovare il senno di mio fratello Rocco.
Arrivati in Paradiso, incontrammo un ragazzo che stava dormendo su una pietra: incuriosite, ci avvicinammo, e urlammo: <<Ehi...MI SCUSI!>>Il ragazzo sobbalzò dallo spavento, e dopo qualche secondo rispose: <<Sì, sono sveglio chi è?>>. Dopo un po' si rese conto della nostra presenza e alzò un sopracciglio confuso: <<E voi chi siete?>>domandò ancora assonnato. <<Ciao, io sono Jasmin e lei è Marty, siamo venute per ritrovare il senno di mio fratello.>> Lui ci fissò pensieroso, e replicò:<< Jasmin e Marty?>> mi chiese. <<Sì>> risposi. <<Io invece mi chiamo Alex>> disse, e allora capì perché sembrava sorpreso di vederci. Era nostro migliore amico Alex! <<Alex!>> urlammo entrambe saltandogli addosso e facendolo barcollare. Dopo un po' gli spiegai meglio perché eravamo lì. Capita la situazione, Alex rispose: <<Mi dispiace per tuo fratello ma dovrete aspettare tre mesi prima di poter riprendere il suo senno>. Io lo guardai confusa:<<Tre mesi?>> gli chiesi, <<tre mesi>>affermò. Incredula guardai Marty che, come me, sembrava confusa. <<E quale sarebbe il motivo?>> chiese Marty, <<Beh! Perché ha perso la testa per una ragazza pagana ed è stato punito da Dio!>> Disse con una tranquillità tale che mi fece innervosire.<<Quindi tu mi stai dicendo che devo aspettare tre mesi prima di recuperare il senno di mio fratello?!>> Gli sbraitai contro <<Sì. Comunque non prendertela con me, non l'ho mica deciso io!>>. Nervosa presi Marty, lo salutai e tornammo indietro con il nostro amico Ippogrifo.
Dopo quei tre mesi tornammo in Paradiso. Una volta arrivate, salutammo l'Ippogrifo e ci dirigemmo verso il posto dove avevamo visto l'ultima volta Alex. Purtroppo non lo trovammo e decidemmo di cercarlo in giro nel Paradiso. Dopo qualche minuto lo trovammo a parlare con un signore molto più alto di lui, con barba e capelli lunghi. Pensammo che fosse Dio e che non fosse il caso di interrompere quella conversazione. Dopo un po' Alex ci notò, ci salutò con la mano e corse verso di noi. <<Ehi ragazze, non ci si vede da un po'>>, ci disse con un sorriso. <<Dunque, ho una buona notizia, andremo sulla Luna a prendere il senno di tuo fratello>>. Così disse e la felicità si fece sentire subito. <<Oddio che bello! Quando partiamo?>> Gli chiesi. <<Ora.>> Ci disse. <<Ora?>> Chiese Marty. <<Si.>> Rispose Alex. <<E perché ora?>> gli chiesi. <<Perché abbiamo la fortuna che la Luna stia passando proprio vicino a noi.>> Ribatté, poi ci fece strada in un posto sconosciuto per noi. <<Eccoci qua, ora dobbiamo salire sul carro d'Elia>>, disse lui mentre saliva. <<Sul carro che?>>, gli chiesi.

<<Salite e basta!>> Ci disse in modo infastidito. <<Ok, ma stai calmo.>> Saliti sul carro, partimmo verso la luna. <<Dimmi un po' Jasmin, come va sulla terra?>> Mi chiese all'improvvisò Alex. <<Bene>>, risposi. <<E la scuola?>>. <<Bene, ma perché mi fai tante domande?>> Gli chiesi. <<Voglio solo fare conversazione, scusa>>, ribatté. <<Beh, a me non piace fare conversazione e odio le persone che mi fanno tante domande sulla mia vita, dovresti saperlo>>, lo rimproverai. <<Fai male a dire così>>, mi disse ma lo ignorai. Dopo aver superato il cerchio di fuoco, arrivammo sulla luna, scendemmo dal carro e ci guardammo in torno. <<Oh mio Dio! è magnifico>> sisse Marty. <<Concordo appieno>> dissi e inghiottii a vuoto, la luna era bellissima: aveva un cielo di un rosa chiaro con delle stelle. Il suolo era liscio, davanti a noi c'era un sentiero con ai lati alberi e cespugli. C'erano due montagne vicine fra loro, tra queste c'era una sorgente d'acqua di un color biondo cenere, sembravano capelli. Aveva anche degli alberi ed era di un color marroncino scuro. L'altra, invece, aveva un colore un po' più scuro dell'altra e invece di una sorgente d'acqua aveva una cascata che scendeva lungo la montagna, anche questa di un biondo cenere. Insomma, era davvero il paradiso! Dopo un po' iniziammo a incamminarci verso le montagne. Arrivati al di sotto di queste rimasi a bocca aperta per la bellezza. <<Ragazze, vi siete mai domandate cosa succede alle cose perse sulla terra?>> chiese Alex all'improvviso. <<No, perché?>> rispose Marty. <<Vanno sulla luna. Il senno, la tristezza, la paura ecc...>>. <<E ci sono anche cose materiali, ma sono molto meno delle emozioni>> disse tutto d'un fiato. Dopo un po' di passi ci imbattemmo in un portone in mezzo alle montagne: era un portone di legno antico con dei disegni sopra. Alex spinse sui cardini e aprì: io e Marty non potevamo credere ai nostri occhi. <<E' fantastico!>> dissi meravigliata da quello che stavo vedendo. <<Questo, ragazze, è dove ci sono tutte le cose perse sulla terra>> disse Alex lanciandoci un sorriso. Quel posto era stupendo: c'era un lungo corridoio color caffè macchiato chiaro con, alla fine, delle scale a chiocciola e, ai lati, scaffali con sopra ampolle

con del liquido colorato al lor interno: alcune azzurre, altre verdi, altre gialle. Le ampolle si muovevano da un posto all'altro come per magia. <<Come hai detto che si chiama tuo fratello?>> disse ad un tratto Alex e iniziò a camminare con noi dietro. <<Rocco.>> gli dissi guardandomi ancora attorno meravigliata. <<Ok, erre… erre… erre…, eccola!>> disse e ci fece vedere gli scaffali con dei nomi che iniziavano con R. <<Non ci resta che cercare il nome di tuo fratello.>> Ci disse guardando le ampolle pensieroso. Dopo qualche minuto la trovammo. <<L'ho trovata!>>, urlò Alex dalla scala con un sorriso, mentre maneggiava un'ampolla fra le mani. Piena di felicità, ho iniziato a saltellare in giro facendo scoppiare da ridere i miei amici. Dopo che Alex era sceso dalle scale, abbiamo iniziato a camminare verso l'uscita. Ad un tratto, però, mi accorsi che Marty si era fermata davanti a un scaffale pensierosa.
<<Marty tutto bene?>> le chiesi da lontano. Lei si girò e mi fece segno di avvicinarmi.
Mi avvicinai e vidi un'ampolla con scritto: <<Il senno di Marty>>. Intanto, parlò Alex da dietro e rimanemmo sconvolte: <<Tutti noi perdiamo il senno o la ragione. Qui dentro c'è il 90% di senno e il 10% delle altre emozioni>>. <<E sulla Terra… cosa c'è sulla Terra?>> gli chiesi. Alex spostò lo sguardo su di me.<<Rabbia, follia, tristezza>> disse Alex, facendoci rabbrividire. <<Dai torniamo al carro, tuo fratello ha bisogno di questa ampolla>> ci disse subito dopo, incamminandosi verso l'uscita.
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