di Domenico Mazzei, classe IID
Non finiva mai! New York City è una delle principali megalopoli al mondo, tra le più grandi per estensione e per popolazione. In seguito ad un recente viaggio ho deciso di scrivere questo articolo focalizzandomi su un aspetto che mi ha colpito molto, ossia la grandezza. Sin dal momento prima dell’atterraggio ho notato l’immensità della città, sembrava che ci fosse una distanza infinita tra l'aeroporto e Manhattan, il quartiere dove ho risieduto; in effetti uno spostamento medio con il taxi durava non meno di 35 minuti, restando spesso sempre all'interno dello stesso distretto. Altre "grandezze" che mi sono subito saltate all’occhio sono state le vetture e le autostrade: riuscivo di continuo a vedere enormi suv Cadillac che sembravano dei pullman e strade che arrivavano fino a otto corsie. Nonostante fossero nel bel mezzo dei centri urbani queste presentavano comunque due corsie per lato. Penso che ciò sia più dovuto al fatto che ci siano migliaia di automobili che circolano e che l'immenso spazio possa essere sfruttato per far defluire il traffico e riparare più facilmente eventuali danni alle strade.
Oltre alle auto, ho notato che anche i camion erano di grandi dimensioni, proporzionati alle strade e agli altri mezzi di trasporto.
Non posso non menzionare i famosissimi ed immensi ponti come quello di Brooklyn e il Verrazano-Narrows, quelli principali che collegano i tre “boroughs” di Staten Island, Brooklyn e Manhattan. A differenza delle caratteristiche skyline italiane, le skyline newyorkesi sono caratterizzate dagli immensi grattacieli, come l'Empire State Building, e dai luminosi cartelli pubblicitari che con il loro susseguirsi di colori accesi e intermittenti mi facevano incantare, quasi ipnotizzare. Sono rimasto specialmente estasiato a Times Square, un particolare incrocio di strade cittadine, famosa per essere “ il centro della pubblicità”.
So però che ciò che ho visto della città è solo una sua piccola parte, ma ho potuto osservare e capire che c’è una differenza sostanziale dalle nostre città: la struttura urbana, l'assenza di piazze, il traffico notevole ma ordinato. Nonostante ciò ho comunque fatto un’esperienza fantastica che spero di ripetere, visitando altro per completare il mio itinerario newyorkese.
Oltre alle auto, ho notato che anche i camion erano di grandi dimensioni, proporzionati alle strade e agli altri mezzi di trasporto.
Non posso non menzionare i famosissimi ed immensi ponti come quello di Brooklyn e il Verrazano-Narrows, quelli principali che collegano i tre “boroughs” di Staten Island, Brooklyn e Manhattan. A differenza delle caratteristiche skyline italiane, le skyline newyorkesi sono caratterizzate dagli immensi grattacieli, come l'Empire State Building, e dai luminosi cartelli pubblicitari che con il loro susseguirsi di colori accesi e intermittenti mi facevano incantare, quasi ipnotizzare. Sono rimasto specialmente estasiato a Times Square, un particolare incrocio di strade cittadine, famosa per essere “ il centro della pubblicità”.
So però che ciò che ho visto della città è solo una sua piccola parte, ma ho potuto osservare e capire che c’è una differenza sostanziale dalle nostre città: la struttura urbana, l'assenza di piazze, il traffico notevole ma ordinato. Nonostante ciò ho comunque fatto un’esperienza fantastica che spero di ripetere, visitando altro per completare il mio itinerario newyorkese.
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