Una scoperta sensazionale: i "nuovi Bronzi di Riace"

 di Samuele Vinci, classe IID


Martedì otto novembre, in Toscana, sono stati ritrovati 24 bronzi immersi nel fango e nell’acqua bollente da circa 2300 anni. Cinque di questi bronzi sono già in mano ad esperti che li stanno studiando. Oltre a questi bronzi sono stati ritrovati altri tesori dal valore inestimabile, ad esempio monete d’oro e d’argento. Queste ventiquattro statue in bronzo, risalenti alla civiltà degli Etruschi sono perfettamente conservate. Parliamo della straordinaria scoperta archeologica che è stata fatta a San Casciano dei Bagni, in provincia di Siena, da un gruppo di ricercatori dell'Università per Stranieri di Siena.

Le antiche terme

Le statue sono riemerse da un santuario etrusco-romano che si trova vicino a una vasca sacra del Bagno Grande di San Casciano dei Bagni, un luogo conosciuto fin dall'antichità per le preziose sorgenti termo-minerale. Sono state protette per oltre 2.300 anni dal fango e dall'acqua e sono in ottimo stato di conservazione: alcune sono alte anche più di un metro e raffigurano divinità, matrone, fanciulli, imperatori. Ci sono poi anche veri e propri "ritratti", con teste dalle straordinarie fattezze umane, oltre a parti anatomiche (orecchie, braccia, mani) che venivano "offerte" alle divinità per chiedere la guarigione attraverso le acque termali.


Un tesoro dal passato

Si tratta sicuramente di una delle più importanti scoperte archeologiche (dato che si pensava che gli etruschi utilizzassero esclusivamente la terracotta) dopo quella dei Bronzi di Riace (i Bronzi di Riace sono due statue di bronzo realizzate intorno al V secolo a.C. e ritrovate nel 1972 presso la località calabrese di Riace in un eccezionale stato di conservazione. Le due opere rappresentano uno degli esempi più famosi di arte greca del Mediterraneo e ben testimoniano la "perfezione delle forme" raggiunta dagli scultori di quell'epoca).

Oltre a queste statue sono state ritrovate anche più di sei mila monete in argento, bronzo e oro in perfetto stato, che si presuppone venissero utilizzate come offerte per le divinità. Abbiamo inoltre iscrizioni in etrusco e latino che riportano nomi di potenti famiglie etrusche e romane.

Tutti questi reperti risalgono a un periodo compreso tra il II secolo a.C. e il I secolo d.C., durante il quale il santuario era una meta sia per le potenti famiglie della civiltà degli Etruschi che per quelle dell'antica Roma.

Saranno esposte in un museo

Il materiale di questo eccezionale ritrovamento, che può essere considerato uno dei più importanti a livello mondiale, verrà esposto in un museo a San Casciano dei Bagni, dove verrà aperto anche un parco archeologico che permetterà di visitare tutta la zona termale, così importante per conoscere la storia della civiltà etrusca.

Ecco alcuni ritrovamenti:

Un busto probabilmente appartenente ad una persona dell'alta nobiltà.

Una statua forse appartenente alla divinità della salute Igea.

Una statua raffigurante un bambino con la palla.

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