Morbius è davvero così brutto? Parliamone

di Giuseppe Paolo Saggese, classe IID


Dopo numerosi rinvii dovuti alla pandemia, il film sul Vampiro Vivente di casa Marvel, chiamato Morbius, è finalmente arrivato nelle sale.

Il “finalmente”, già citato nella riga di sopra, purtroppo non provoca sentimenti positivi su questo film facente parte del Sony’s Spider-Man Universe.

Facciamo innanzitutto un passo indietro di circa sei anni. Nel 2016, troviamo una Sony Pictures Entertainment disperata dopo il fiasco provocato dalla saga di “The amazing Spider-Man”. Il secondo tassello di quella serie venne mal criticato, sia da pubblico che critica, facendo anche un buon incasso, se paragonato ad altri film, ma un flop viste le aspettative della casa di produzione.

“The amazing Spider-Man 2- Il potere di Electro” aveva il compito di creare un universo condiviso incentrato sull'arrampicamuri di quartiere. Erano già in produzione un film su Kraven il cacciatore, sulla Gatta Nera di Felicity Jones per arrivare infine, come punto d’arrivo, ai Sinistri 6.

La Sony si trovò costretta a fare un accordo con la concorrenza, i Marvel Studios, inserendo all’interno di “Captain America: Civil War” il supereroe più apprezzato da intere generazioni, Spider-Man.

Circa due anni dopo, parliamo di un tardo 2018, la Sony tornò in carreggiata decidendo di ricostituire un universo ragnesco producendo e girando pellicole dedicate ai nemici di Spider-Man, ma senza la comparsa dell'Uomo Ragno.

Il primo film di questo “Sony’s Spider-Man Universe” è “Venom”. Questa pellicola ebbe molto successo al botteghino e venne acclamata dal pubblico, ma non dalla critica.

Qualche mese fa uscì il secondo capitolo sul simbionte, “Venom- La Furia di Carnage”, di cui potete trovare la mia recensione.

Adesso, con l’arrivo di “Morbius” nelle sale, mi sto un pochettino stancando di questi inutili e insulsi film dedicati alle nemesi di Spider-Man.

Il film dedicato al Vampiro Vivente non è illuminato da una luce propria, la pellicola interessava solamente per i piccoli riferimenti a Spider-Man presenti nei trailer. Punto ancor più negativo è il montaggio.

Non so chi ha montato questo film, però è evidente che costui non abbia mai letto un libro di cinema! Alcune sequenze di “Morbius” sembrano essere attaccate con lo sputo.

Il film comincia subito male con Michael Morbius, interpretato da uno spento Jared Leto, in cerca di pipistrelli. E qui sorge da subito il problema. Il nostro protagonista, essendo un dottore pluripremiato, avrebbe potuto tranquillamente chiamare dei cacciatori per catturare quelle bestioline, evitando anche di rischiare la pellaccia.

Da una già mal scritta scena passiamo al peggio. Infatti, dal presente andiamo indietro di 25 anni, e vediamo un Michael Morbius giovane che lega fin da subito con il nuovo bambino arrivato nella clinica dove alloggia.

Il montaggio qui dà proprio il peggio di sé. Da una scena ambientata nel presente passiamo al passato e poi nuovamente nel presente. Il film continua con accozzaglia di roba inutile per poi arrivare alle due scene post-credits che sono proprio la ciliegina sulla torta di questa ciofeca.

In queste due scene, dopo i titoli di coda, vediamo uno squarcio nel cielo copiato e incollato palesemente nel film da “Spider-Man: No Way Home” e vediamo Adrian Toomes/Avvoltoio interpretato da Michael Keaton.

La ciliegina sulla torta arriva però con la scena successiva che crea due incoerenze gigantesche con lo stesso film su Morbius e con l’ultimo film di Spider-Man.

Vediamo l’Avvoltoio reclutare Michael Morbius in una squadra, molto probabilmente i riesumati Sinistri 6. La nota grave è che l’intero film, un'ora e quaranta minuti di pellicola, ruotava tutta intorno al voler far intendere che il nostro Vampiro Vivente è un brav’uomo.

La più grossa domanda, a cui sicuramente quelle capre del dipartimento Sony dedicato a Spider-Man non risponderanno mai, è come mai Morbius accetta di entrare in una squadra per uccidere un personaggio, in questo caso Spider-Man, che lui non conosce nemmeno?


Voto: 0/5


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