Ulisse, il mio personaggio preferito nella Divina Commedia

                     

 


di Giuseppina Fioravanti, classe llD

Tra i personaggi della Divina Commedia che abbiamo incontrato finora quello che mi ha colpito di più è Ulisse. Viene descritto da Dante come un "imbroglione", astuto, falso e chiuso in se stesso, anche se nel momento del loro incontro, Ulisse ha un forte desiderio di parlare con Dante e Virgilio. Di fronte alla grandezza di Ulisse, Dante si sente un piccolo uomo, tanto da lasciare che sia Virgilio ad interrogarlo. La sua sete di conoscenza lo ha portato lontano dai suoi affetti e lo ha spinto fino ai confini del mondo e poi alla morte. Invece Omero lo descrive come un uomo fortemente legato alla sua terra e ai suoi cari, tanto da affrontare lunghi e pericolosi viaggi pur di fare ritorno in patria. Ulisse viene condannato all’Inferno da Dante per tanti motivi:

- Perché con l’inganno convinse Achille a combattere contro i Troiani;
- Perché conquistò Troia con l’inganno del cavallo;

- Perché insieme a Diomede rubarono la statua di Atena;

- Perché rinunciò all’affetto per il figlio Laerte, alla pietà per l’anziano padre e all’amore per la moglie Penelope solamente per inseguire i suoi sogni di avventura;

- Perché convinse i suoi compagni marinai a tentare una folle impresa: costeggiare l’Africa fino alla punta estrema.


Tutti motivi che secondo Dante appartenevano ad un uomo ateo. Secondo me Ulisse rappresenta in pieno l’uomo di oggi, che vuole raggiungere a tutti i costi il potere e la voglia di vivere sempre nuove esperienze. Nel mio immaginario Ulisse lo vedo come un uomo forte e robusto. Astuto, coraggioso e molto furbo. Spietato e vendicativo nei confronti dell’avversario. Lo paragonerei allo stesso Dante Alighieri. Sono due figure che si assomigliano ma sono anche completamente diverse, tutti e due sono degli scopritori, con tanta voglia di conoscere. Ma secondo Dante lui è "approvato" da Dio, invece Ulisse è contro la volontà di Dio. Dante condanna Ulisse, però nello stesso tempo lo elogia di nascosto, infatti gli dedica tanto spazio nell’Inferno


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