Di Marisa Capone, classe ID
Il Traforo del Monte Bianco è lungo 11,6 km, collega la
Francia con l’ Italia . Viene utilizzato da circa 5.000 veicoli al giorno. Il Traforo del Monte Bianco rappresenta una
straordinaria avventura umana e tecnica. Oltre ad essere un importante asse per
l ‘ economia è un collegamento tra le persone, è diventato un riferimento
mondiale in materia di sicurezza. Tra il 1959 e il 1965 sono stati necessari 6
anni per creare il Traforo.
La gestione del Traforo è stata affidata ad una struttura franco-italiana,
il Gruppo europeo di interesse economico del Traforo del Monte Bianco.
Questa struttura è stata creata dall’azienda ATMB cioè Autoroutes
et Tunnel du Mont Blanc e dalla SITMB cioè Società italiana per il Traforo del
Monte Bianco.
Dal 2002 , il GEIE-TMB è
responsabile di tutte le attività legate alla gestione operativa del
traforo e due aree di controllo del traffico di mezzi pesanti di Passy-Le
Fayet e di Aosta.
E’ guidato da un Consiglio di Sorveglianza di 10 membri,
nominati su base paritetica da ATMB e SITMB.
Il suo presidente è nominato alternativamente dalla concessione
francese o italiana.
Ogni anno il Traforo del Monte Bianco ospita numerosi
turisti venuti per godersi le alpi infatti circa 8.000 famiglie usano l ‘ opera
i sabati di luglio e agosto. Oltre al suo ruolo turistico il Traforo
rappresenta un’ asse vitale per le aziende.
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