San Francesco a Folloni, torna la festa


Di Fioravanti Giuseppina, classe IID


Il convento di San Francesco a Folloni deve il suo nome al luogo dove fu fondato dallo stesso  San Francesco d’Assisi, che era di passaggio verso il santuario di San Michele sul Gargano nel gennaio del 1222. La storia narra che San Francesco, arrivato a Montella, chiese ospitalità al castello del paese. In assenza del signore, il castellano, non conoscendo la fama di Francesco lo mandò via. Allora san Francesco con i suoi confratelli si rifugiò nel bosco di Folloni, all’epoca infestato dai briganti, e passò la notte lì, sotto un leccio. Quella notte nevicò molto, ma con tutta quella neve, l’unico posto in cui non toccava la neve era il posto in cui dormivano san Francesco e i suoi confratelli. Il castellano, accorse la mattina dopo, e vedendo il miracolo, chiese a San Francesco di far rimanere due frati lì affinché realizzassero un convento. Il leccio del miracolo fu conservato come reliquia sotto l’altare della chiesa per molto tempo.

Il miracolo del leccio non fu il solo che San Francesco operò.

Nell’inverno del 1224, si racconta che i frati fossero rimasti bloccati dalla neve nella chiesa nel bosco infestato dai lupi.Stavano per morire di fame, quando sentirono bussare alla porta. Quando aprirono, trovarono un sacco pieno di pane. Affidò il sacco agli angeli che lo portarono al convento. La tela del sacco fu usata per molti secoli come tovaglia dell’altare. Grazie a Fra Agnello Stoia, all’inizio del nuovo millennio chiese la restituzione all’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, della piccola parte di tela del sacco, oggi viene conservata nella cappella del Crocifisso, a destra dell’altare della chiesa.

A nord-ovest del convento, nel bosco di Folloni, si trovano i resti della fontana del Miracolo. Si narra che San Francesco, di ritorno dalla Puglia, si fosse fermato di nuovo a Montella. Per dissetare gli operai che stavano lavorando al convento, fece sgorgare ai piedi di un cerro secco una sorgente di acqua limpida, dove fu edificata poi successivamente, la fontana.

Il convento di San Francesco ospita anche un Museo dell’Opera, dove sono conservati i beni artistici ritrovati nel corso dei secoli. Vi è custodito anche un indumento indossato dal conte Diego I Cavaniglia, morto nel 1481.

Vicino al museo c’è la Biblioteca che conserva opere scritte in Italia e all’estero dai primi del Cinquecento a tutto il Settecento. Ci sono circa 20000 volumi conservati attualmente.

Adiacente alla biblioteca c’è la camera da letto di re Umberto II.


Ogni anno, in occasione della festa di San Francesco, si organizza una festa che dura dall’uno al quattro ottobre. Il due ottobre, un gruppo di persone, partono da Assisi per poi arrivare a Montella correndo con una fiaccola in mano. Infatti questo processo si chiama “la fiaccolata”. Arrivati al convento è possibile entrare in chiesa e fare una preghiera. 

Nel parcheggio del convento ci sono dei piccoli stand dove vendono: bibite, panini, dolci, caramelle eccetera.


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