Orgoglio e Pregiudizio. La mia recensione

 di Giulia Vignola, classe ID



Voglio presentare, in questo articolo, il fantastico libro “Orgoglio e Pregiudizio”, ambientato nell'Inghilterra rurale di inizio ‘800. Scritto da Jane Austen, non si limita solamente al racconto ma riesce a trasportarci con le parole, nella realtà e società di quei tempi, con uno spirito schiettamente critico Quest’ultima espone le vicende della famiglia Bennet, composta dai due coniugi e da cinque figlie. La storia narra principalmente di Jane ed Elizabeth, le sorelle maggiori. La signora Bennet, madre delle ragazze, vuole a tutti i costi vedere sposate le sue fanciulle. La grande smania della donna è dovuta al fatto che la proprietà di famiglia è legata con un vincolo inalienabile al cugino, Mr. Collin. Presso i Bennet, nella campagna di Netherfield, si trasferisce il ricco scapolo Charles Bingley, che si infatua della maggiore, Jane. L’amore tra i due suscita l’invidia di altre pretendenti; inoltre incontra l’opposizione delle sorelle di Bingley che, per rompere il legame con Jane, socialmente inferiore a Charles, si fanno aiutare dal più caro amico del fratello, Darcy. Ma il tentativo di separare i due giovani ottiene l’effetto imprevisto di fare innamorare Darcy di una delle sorelle di Jane, Elizabeth.. . Vittima degli inganni, Bingley si convince che Jane non lo ricambi e lascia quindi amareggiato il paese. Inoltre Wickham, amico di Bingley e delle sorelle minori di Elisabeth, ha sempre creduto nella forte negatività di Darcy sull’intera famiglia Bennet. Successivamente, Elisabeth rifiuta la proposta di matrimonio che lo stesso le fa malgrado le riserve nei confronti dei Bennet. La situazione si complica ulteriormente quando in casa giunge Collins, il quale ha il desiderio di sposare Elizabeth, che lo respinge immediatamente. Passa del tempo e Darcy ha l’occasione di mostrare a Elisabeth la sua vera natura di uomo colto e sensibile, rivelando una tenerezza inaspettata. Alla seconda proposta di matrimonio da parte di Darcy la donna non può che accettare. La storia si conclude con le nozze di Bingley e Jane e con quelle di Elizabeth e Darcy. Possiamo quindi dedurre, dal breve riassunto della trama dell’opera, alcuni temi principali del romanzo: per esempio l’amore, che ci fa riflettere sui nostri errori e ci insegna come, molte volte l’orgoglio e il pregiudizio non ci permettono di vedere chiaramente la realtà. Da qui voglio collegarmi ad una frase del libro: “L'orgoglio si riferisce all'opinione che abbiamo di noi stessi, la vanità a ciò che vorremmo gli altri pensino di noi". Parlando dell’orgoglio, esso è sicuramente un'arma a doppio taglio; ha i suoi lati positivi e i suoi lati negativi. Chi è orgoglioso ha magari piena fiducia nelle proprie capacità e possibilità e quindi una corretta e “giusta” autostima di sé stesso. Tutto ciò non è niente male fino a quando l’orgoglio si trasforma in superbia e sfocia in un senso di superiorità nei confronti degli altri, che nel tempo può rendere sgradevoli le persone e non aiutare, come nel caso della storia, le relazioni, dove bisogna dare importanza all'altra persona e a ciò che in quel momento si è deciso di costruire, che sia amicizia o amore. La vanità credo indichi una leggerezza di carattere che ha come principale conseguenza il dare importanza a cose frivole. Il termine deriva dal latino “vanus”, vuoto. Il soggetto vanitoso può anche essere, infatti, un soggetto che mostra un’eccessiva e immotivata opinione di sé, oppure chi cerca in ogni modo di attrarre su di sé l’attenzione altrui. Leggendo o ascoltando queste parole, ci viene in mente uno dei più famosi ed importanti scrittori del '900: Luigi Pirandello. Basta ricordare una delle sue opere più famose, “Uno, nessuno, centomila”, per fare un breve collegamento con la frase precedente: secondo il drammaturgo l’opinione che abbiamo di noi stessi dipende da quello che pensiamo che gli altri pensino di noi. Da questo potremmo dedurre che Pirandello, oltre ad essere un uomo solo e malinconico, era forse anche molto vanitoso. Chi lo sa, magari un giorno potremmo chiederglielo!!! Consiglio, a tutti gli appassionati lettori, di leggere assolutamente questa storia che ha come grandiosa particolarità l’ambientazione storica: sebbene scritto in un periodo in cui la condizione della donna non era molto favorevole, Jane Austen ci offre come protagonista Elisabeth, che incarna il prototipo di donna a cui tutte dovremmo ispirarci: ragazza sensibile, colta e determinata, che non ha lasciato che la sua vita venisse influenzato dal giudizio altrui. Orgoglio e Pregiudizio, un libro, per me, inaspettatamente meraviglioso…


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