Alla scoperta del Complesso di Santa Maria del Monte

 di Giuseppina Fioravanti, classe ID


Il Castello del Monte è uno dei posti più belli da visitare a Montella. Dopo le invasioni Bizantine e Longobarde del 571, la popolazione che abitava la piana di Montella si spinse a cercare un luogo più sicuro da cui poter controllare gli invasori. Si spostarono sul Monte, 833 mt, e vi eressero una fortezza. Il Castello del Monte è protetto dai boschi del Monte Sassetano (1450 mt): da qui si dominava la valle e si tenevano sotto controllo i valichi. 

Con i Longobardi l’area abitata del Monte diventò una curtis: il centro delle attività amministrative e commerciali era il palatium del signore, cinto da imponenti mura di difesa attorno alle quali si sviluppò il centro urbano. Nel 1076 il duca normanno Roberto il Guiscardo, che proveniva dalla Puglia, passò per la valle dell’Ofanto. Dopo aver conquistato Conza mosse su Montella, ma grazie all’intervento dell’arciprete di Nusco, Amato, il condottiero normanno passò senza fare danni.  

Il palatium del Monte fu la dimora dei signori feudatari dei vari dominatori longobardi, normanni, svevi, angioini e aragonesi. Il conte Garcia Cavaniglia decise di trasferire la sua corte nel piano. Il castello del Monte ospitò anche il re Alfonso il Magnanimo e Carlo II d’Angiò. La dimora signorile, che era stata costruita per essere il più importante punto per la difesa della fortezza, si chiama il donjon. E’ costituito da quattro piani: il primo era la cisterna per l’acqua; il secondo era la dispensa e il terzo e il quarto erano abitati. Dalla torre del Monte si poteva comunicare con i castelli di Nusco e di  Bagnoli attraverso dei segnali luminosi.

 L’area fortificata del Monte ha subito vari ampliamenti nel corso dei secoli. Ancora oggi si possono vedere i resti della cinta muraria e di vari edifici del castello. Siccome sul monte non ci sono sorgenti di acqua, fu costruito un sistema di canalizzazione e conservazione delle acque piovane. Alcuni pozzi ci sono ancora. Ho provato a chiedere ad alcuni amici di famiglia se conoscevano qualche leggenda sul castello. Mi hanno raccontato di un abate che viveva nel monastero. Quando una giovane donna si sposava, doveva passare la prima notte di nozze con lui e non con lo sposo. Nel medioevo questa pratica si chiamava “IUS PRIMAE NOCTIS”. Una volta però, un giovane sposo che non era contento di questa cosa, si travestì da donna e si mise nel letto dell’abate al posto della giovane sposa. Quando l’abate si avvicinò tutto felice alla ragazza, il giovane sposo lo uccise. Non so se questa storia sia vera, però secondo me lo sposo non avrebbe avuto tutti i torti a comportarsi così.

Sul Monte c’è anche la chiesa di Santa Maria del Monte, o Santa Maria della Neve. Si festeggia il 5 agosto, e in quell'occasione la chiesa è aperta e viene celebrata la santa messa. La chiesa fu ampliata e ristrutturata verso la metà del '700, in seguito al terremoto del 1732. Vicino alla chiesa c’è il monastero dove vivevano i frati. Il convento è formato da quattro livelli: al primo ci sono le cantine e le cisterne. Al secondo si trovano gli ambienti dove i frati svolgevano le loro attività: la cucina, il refettorio, le dispense, la  lavanderia, la stalla, il chiostro, i locali per la  lavorazione la conservazione delle castagne, del vino e dell’olio. Il terzo piano ospita  le celle dei frati e la biblioteca. L’ultimo piano era destinato alle celle per i nuovi frati.

Dal 1921 il convento non è più abitato da religiosi. 

Io non ho mai visitato questo incantevole luogo, però lo ammiro da casa mia. A volte cerco di immaginare come vivevano i bambini della mia età in quel posto incantato.

Vale proprio la pena di visitarlo. E spero di andarci il prima possibile.

Ringrazio per le foto l’amico Rino Salvatore Figliuolo. 




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