Nel periodo dell'adolescenza tutti vogliamo essere accettati e apprezzati dai nostri compagni, perché sinceramente, detto tra noi, nessuno vuole essere quello diverso. Nell'ambito della scuola tutti noi svolgiamo un ruolo. C'è il ragazzo divertente, quello che fa battute su tutto, e ripeto su tutto, quello che si porta una scorta infinita di cibo. E tanti altri. Io non so esattamente che ruolo svolgo nella mia classe. Probabilmente nessuno. Amo particolarmente poco ritrovarmi al centro dell'attenzione. Più o meno tutti noi riusciamo ad avere un rapporto con i nostri coetanei, ma poi ci imbattiamo in quelle persone un po' più timide, ed è appunto per questo “difetto” che vengono messe da parte. Personalmente posso assicurarvi che non è per niente divertente. Credo che sia alquanto stupido considerare la timidezza come qualcosa di cui vergognarsi, perché in fondo è presente in tutti noi. L’unica differenza è che ci sono quelle persone che riescono a tenerla ben nascosta, mentre altri la mostrano magari solo per paura. La cosa strana di tutto ciò è che ognuno di noi cerca di assomigliare a qualcuno per essere accettato. Il che è un po' un controsenso, perché se ognuno di noi copia una persona, arriviamo al punto tale da essere tutti uguali. E credo che ciò sia scocciante e fin troppo ripetitivo. Personalmente non ho per niente un buon rapporto con i miei coetanei, visto e considerato il mio “ problema” ovvero la timidezza, ma sinceramente non gli do più peso. Non desidero più essere come gli altri. Tutto ciò sembra un po’ una sorta di menefreghismo, ma, dopo tutto, se sto bene con me stessa e ho accanto quelle due tre persone che mi accettano per quello che sono, sono più che contenta.
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