Inquinamento: facciamo chiarezza

di Jacopo Scrima e Francesca De Blasio, classe ID



Oggi nel nostro articolo parleremo dell’inquinamento dell’acqua. dell’aria e del suolo, argomenti molto dibattuti in questo periodo.

Cerchiamo quindi di capire meglio di cosa si tratta. 

L’inquinamento dell’acqua in genere riguarda la contaminazione dei corpi idrici, come laghi, fiumi, dovuta alle attività umane. Le cause di questo fenomeno sono molte e si ricollegano a diversi fattori. Quello industriale, quello agricolo e quello civile. 

Tra i maggiori agenti inquinanti si trova la plastica, di cui l’Italia è il primo Paese produttore. L’acqua è un bene prezioso e noi dobbiamo proteggerla. 

Anche l’aria è inquinata da molti fattori, a cominciare dai processi di combustione, che arrivano nell’aria e causano gas dannosi per l’uomo. L’inquinamento dell’aria non è creato soltanto da combustioni, ma anche dagli scarichi delle macchine, dagli impianti di riscaldamento, dalle industrie ecc. Questi scarichi rilasciano dei gas che sono: ossido di carbonio, biossido di azoto e di zolfo, piombo, idrocarburi non completamente bruciati e micropolveri. Ognuno di questi gas ha effetti negativi sull’uomo. L’ossido di carbonio può essere mortale. Se nell’aria ne è presente tanto, riduce la capacità del sangue di trasportare ossigeno. Il biossido di azoto, invece, se viene a contatto con l’acqua si trasforma in acido nitrico, che è molto corrosivo. Il biossido di zolfo è responsabile delle piogge acide. E infine ci sono le micropolveri, che sono polveri di metalli, minerali ecc. Possono provocare l’insorgere del tumore ai polmoni.

Si parla dell’inquinamento dell’acqua e dell’aria, però purtroppo esiste anche l’inquinamento del suolo, che ha quasi le stesse caratteristiche. Le due cause principali sono: le sostanze nocive nell’agricoltura e i rifiuti. I prodotti chimici usati nelle coltivazioni aggiungono al suolo fosfati, mitrati e veleni, pericolosi per la salute di tutti gli esseri viventi.

Poi l’ultimo inquinamento del suolo è rappresentato dai rifiuti non biodegradabili, ossia che non vengono decomposti dai microrganismi. I rifiuti biodegradabili, invece, quando sono in quantità eccessiva diventato il regno di batteri, topi ecc., con il rischio di arrecare gravi danni alla salute dell’uomo.



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