Il nostro rientro a scuola

 di Jacopo Scrima e Francesca De Blasio, classe ID




Come già sappiamo tutti, nel mondo ormai da un anno circola una pandemia che ci ha costretto a fare lezione online. E’ stata molto dura, soprattutto per noi ragazzi di prima media, perché incominciavamo una nuova esperienza, con nuovi professori, nuovi compagni e nuovo metodo di studio. I primi giorni di scuola li abbiamo fatti in presenza. Però poi, dopo qualche giorno, la situazione si è aggravata. Perciò siamo stati costretti a fare la DAD. Siamo stati in didattica a distanza per tre mesi e mezzo. Lunedì 15 febbraio siamo tornati finalmente in classe. E’ stato un sogno, perché svegliarsi presto, riprendere di nuovo lo zaino, ormai pieno di polvere, e tante altre cose, si è rivelato davvero bellissimo. Ritornare davanti al cancello, immergersi nella confusione all'entrata, è stata un’emozione, perché ci era mancato anche questo. Rivedere i compagni, salutarli e stare con loro (ovviamente rispettando tutte le regole), è stato molto strano, perché eravamo abituati a comunicare tramite uno schermo. Da allora ogni giorno, al suono della campanella, tutti in fila, con il metro di distanza e la mascherina, saliamo su per la scala, dove viene controlla la temperatura. E sale l’ansia perché si ha sempre paura che sia alta. Poi bisogna proseguire per il proprio percorso, che può essere marrone, rosso, blu, giallo ecc., e appunto serve per arrivare all’entrata della propria aula. E quando siamo tutti pronti, si inizia. Le prime ore, di solito, procedono per il meglio. Alla fine della seconda ora si prende la propria merenda, e senza parlare con nessuno si incomincia a magiare. Di solito la ricreazione è un momento di “liberazione” perché togliamo la mascherina, ma non si può parlare. Per chi era abituato a fare chiasso è stata dura adattarsi. La ricreazione dura 10, 15 minuti, poi si ritorna a studiare. Le ultime ore di scuola sono le più toste, perché con il caldo che fa, stare con la mascherina risulta faticoso. Perciò si rischia di avere mal di testa. Ma si può sopportare. Però la cosa che secondo noi è insopportabile è il fatto che ogni volta che devi andare in bagno, occorre scrivere su un foglio l’ora dell’entrata e dell’uscita. Un accorgimento necessario per i tracciamenti dell'Asl, in caso di positività. Le ore passano, e arrivano gli ultimi 5 minuti, dove devi preparare lo zaino e indossare il giubbino per poi uscire al suono della campanella. Siamo molto contenti per questa boccata di normalità, nonostante tutte le nuove regole.

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