di Morana Perna, classe ID
In questa fotografia si può osservare il Santuario del Santissimo Salvatore; isolato dal resto della catena montuosa dei Monti Picentini, a guardia dell'abitato di Montella e di tutta la valle sottostante. Un posto unico sul cucuzzolo di una montagna, da lassù un gran bel panorama.
Le statue:
Nel corso del tempo sono state costruite, oltre alla statua d'argento, altre due statue per il Santuario del Santissimo Salvatore. Secondo una leggenda, inizialmente l'opera si trovava nella chiesetta SS.Salvatore, situata nella piana di Montella. Questa venne spostata nella collina del troppolo del Mulino che si ergeva nei pressi del Ponte della Lavandaia. Quindi venne nuovamente spostata in una zona che prende nome di ''Trucini".
La campana
Nel 1783, il popolo chiese la fusione di due campane destinate al Santuario. Quella più grande venne trasportata a Montella e collocata sul campanile della chiesa; la seconda, invece, rimase sul Santuario ma si ruppe nel 1834
UNA LEGGENDA
Una leggenda racconta che un allevatore di Montella, dopo tanti tentativi riuscì a trasportare la campana sul Santuario del Santissimo Salvatore servendosi di due buoi. Quando l'allevatore giunse sull'attuale gradinata, i buoi si inginocchiarono in segno di rispetto, tra lo stupore e le lacrime dei presenti.
La chiesa
L'altare fu realizzato nel 1789 da un marmista napoletano. È realizzato in marmi fusi tra loro e al centro del salotto vi è un bassorilievo della figura del Salvatore.
Le vetrate
I temi delle cinque vetrate artistiche sono la gloria, la misericordia del Signore e l'amore verso il prossimo. Le vetrate, infatti, raffigurano le parabole del padre che accoglie il figlio perduto: il Samaritano, e la dolce immagine della Madonna del Monte.
Complimenti per l'ottima descrizione!
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