di Giulia Vignola, classe IIID
Il termine Fast Food significa pasto rapido, veloce, immediato. E cosa c’è di più adatto in una società che va sempre più di corsa. Ma cosa portò la vecchia società a introdurre questo nuovo metodo e questo tipo di cibo nella vita di tutti i giorni: prezzi bassi e competitivi, cibo, appunto, di bassa qualità, ma gustoso, da creare una vera e propria dipendenza.
La prima volta che si sentì parlare di fast food fu nel 1951, nel Merriam-Webster Dictionary, quindi in America, negli anni del boom economico del dopoguerra; si parla dell'epoca in cui nascono le prime fabbriche e quindi le persone che lavorano quasi un’intera giornata hanno bisogno di consumare pranzi veloci durante la breva pausa, per poter tornare al lavoro in poco tempo.
Il primo fast food ad essere riconosciuto come tale fu “Automat”: un bar molto particolare che tra i diversi servizi offriva pasti confezionati e già pronti e posizionati dentro teche di vetro. Il cliente pagava inserendo monete in apposite fessure (simili ai distributori automatici) e consumava il cibo dove preferiva.
Però la prima vera e propria catena di Fast Food restaurants fu la White Castle (1921). Questa catena viene ricordata per i suoi piccoli hamburger quadrati, chiamati “slider”, venduti a 5 centesimi al pezzo. Durante questo periodo, la White Castle per aumentare la sua clientela offriva buoni sconti validi per chi andava a consumare il proprio “slider” all’esterno del locale. Anderson, uno dei cofondatori della White Castle, è considerato il Ford dell’industria dei Fast Food, ricordato per l’invenzione dei classici panini da hamburger e la cucina concepita come “catena di montaggio”.
Il 14 gennaio 2014, the Times (quotidiano britannico) ha riconosciuto lo “slider” l’hamburger più influente della storia.
Un’altra domanda molto frequente è cosa realmente offre il Fast Food e qual è la reale qualità del suo cibo.
Questa cucina è costituita principalmente da hamburger, hot dog, patate fritte, il kebab e la pizza e
l'uso massiccio di diverse salse come senape, maionese e ketchup. Elevati consumi di fast food sono predittori di elevati livelli di colesterolo, importante fattore di rischio per infarto, ictus e malattie del sistema cardiocircolatorio poiché vengono serviti cibi di bassissima qualità: l’uso di oli e grassi idrogenati (margarina), di oli scadenti, di cibi con conservanti acquistati per il loro bassissimo prezzo.
Al giorno d’oggi, il Fast Food più celebre e presente in tutto il mondo è il McDonalds.
Il McDonalds si è attrezzato per questo difficile periodo con il McDrive ed il McDelivery.
Oggi le varie regioni italiane hanno diverse regole e restrizioni sanitarie da rispettare in base al colore che gli è stato attribuito: le zone gialle e arancioni posso sfruttare il McDrive, raggiungere il McDonalds più vicino al proprio comune e ritirare la propria ordinazione; invece, per quanto riguarda le zone rosse, hanno la possibilità di usufruire del McDelivery, ordinare qualsiasi prodotto e riceverlo a casa.
Dobbiamo superare questo periodo, essere forti e stare a casa, magari sperimentando l’arte culinaria (anche se
Junk Food) !!!
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