Perché studiare "I Promessi Sposi" oggi? L'opinione della IIID (Parte 1)

di Samuele Vinci, classe IIId




Negli ultimi tempi, sulla stampa e sul web, è in corso un dibattito sull’utilità del romanzo manzoniano all’interno dei percorsi didattici. Ecco la mia opinione: 

L'inclusione dell'opera principale di Alessandro Manzoni, I Promessi Sposi, nei
programmi educativi ha innescato un dibattito di lunga data tra educatori,
studiosi e studenti. Il romanzo, ambientato nell'Italia del XVII secolo, è
celebrato per la sua narrativa intricata, il contesto storico e le sfumature
morali, che lo rendono un importante classico della letteratura italiana.
Tuttavia, la sua rilevanza nell’educazione contemporanea è oggetto di
controversia continua.
I Promessi Sposi; è un opera densa e multistrato. Offre a noi studenti
un'opportunità unica di esplorare eventi storici, gerarchie sociali e complessità
del carattere umano. L'esame del romanzo dei dilemmi morali, dell'amore e
della fede può stimolare discussioni significative in classe. Può anche fungere
da finestra sugli aspetti storici e culturali dell'Italia, arricchendo la
comprensione degli studenti del proprio patrimonio.
D'altra parte, i detrattori sostengono che il linguaggio arcaico e la complessa
struttura narrativa dei Promessi Sposi potrebbero alienare gli studenti
moderni. La sua lunghezza e l'intricata rete di personaggi possono essere
travolgenti, potenzialmente ostacolando la comprensione e il coinvolgimento.
In un mondo frenetico e guidato dalla tecnologia, alcuni mettono in dubbio la
praticità di dedicare molto tempo in classe a una singola opera letteraria.
Secondo la mia esperienza, la decisione di inserire “I Promessi Sposi” nei
percorsi formativi dovrebbe essere guidata da un approccio equilibrato. È
fondamentale riconoscerne il significato culturale e letterario, ma anche
affrontare le potenziali sfide. Per rendere il romanzo più accessibile, gli
educatori possono incorporare moderne tecniche di insegnamento, riassunti e
materiali contestuali per aiutare gli studenti a comprendere il contesto storico
e le complessità linguistiche.
In definitiva, la scelta di inserire “I Promessi Sposi” nei programmi scolastici
dovrebbe allinearsi agli obiettivi formativi dell’istituto. I temi storici e morali
del romanzo possono arricchire gli studenti, ma è essenziale adattare i metodi
di insegnamento per soddisfare le esigenze e gli interessi dello studente
moderno. In questo modo, i Promessi Sposi possono continuare a 
rappresentare un prezioso pezzo di letteratura italiana che collega il passato
con il presente, alimentando un più profondo apprezzamento per la cultura e
la storia. Questo è ciò che penso.

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